venerdì 29 giugno 2012

Roba minima.

 ....anca mi mi go avu il mio grande amore
roba minima, s'intend, s'intend roba da barbon... El purtava i scarp de tennis, el g'aveva du occ de bun l'era il prim a mena via, perche' l'era un barbon.
L'an truva' sota a un muc de carton l'an guarda' che 'l pareva nisun l'an tuca che 'l pareva che'l durmiva lasa sta che l'e' roba de barbon.


Succedono tante cose in questi giorni, la crisi a volte è impietosa, imprenditori che fan di tutto ma non riescono a salvar l'azienda, operai lasciati a casa, qualcuno più fortunato, il Billionaire di Briatore che chiude e Marchionne che lotta con le leggi italiane.

Molte cose, molta confusione, pure troppa ed allora tutto sembra banale e scontato. inevitabile.

Poi leggi - l'angelo invisibile di Milano che aiuta chi è rimasto indietro - che c'è qualcuno che segue la sua via, che non ascolta il rumore di sottofondo, che fa qualcosa e lo fa come lo si faceva a Milano.

E un pò ti senti inadeguato perche tu quelle cose non le fai, perchè sei talmente assuefatto che non riesci più ad isolarti dal rumore di fondo. E ti ricordi che una educazione borghese l'hai avuta, di quella borghesia silenziosa, tutta milanese, capace di far le cose senza urlare.

E ti rivedi bambino, una mattina di sole, vestito bene, pronto per un matrimonio.

A spasso con papà per lasciare alla mamma il tempo di prepararsi con calma senza esser disturbata da noi bimbi. Tutte quelle raccomandazioni: " non sporcarti, non correre, non rovinare la giacca".

E per strada c'è una barbona, puzza, è sporca e trascina un enorme carrello del super pieno di tutto ciò che possiede, di tutto ciò che tu butti.

Attraversa la strada, non riesce a fare salire il carrello sul marciapiede (non c'erano ancora gli scivoli per passeggini e disabili in prossimità delle strisce pedonali). E' anziana e si sforza, ma il carrello non sale.

Ci riprova, si vergogna, non chiede aiuto, è una barbona e non se lo aspetta.

E tu sei li, che non sai che fare. Non puoi sporcarti, poi in fondo è una barbona, non ti riguarda, però ti hanno insegnato... non sai. Sono quei momenti in cui ti rendi conto che devi scegliere, che stai crescendo, che non è facile....

E papà ti sorride, vede il tuo imbarazzo, ti senti piccolo.

Si avvicina e le chiede se può aiutarla con il carrello. Un sorriso dolce e lei si riscopre una persona. Io scopro che è una persona.

Papà mi guarda dando poco peso alla cosa (che per me è un macigno) e sorridendo dice " Andrea, un cavaliere deve sempre aiutare una signora, andiamo a prendere la mamma che se no è tardi".

Non ne abbiamo più parlato, è bastato l'esempio. Una volta milano c'era la borghesia, ora forse restano i suv.

Mi rendo conto ad un tratto che è un pò anche colpa mia.

Scopro leggendo il corriere che c'è qualcuno piu bravo di me che non ha dimenticato l'educazione che ha avuto ed è la stessa che vuol lasciare ai suoi figli.

E mentre leggo l'articolo ritrovo quel senso di vergogna che è sempre li, che troppo spesso dimentico di aiutare una signora. Che in fondo non è solo questione di soldi, ma di sorrisi.

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lunedì 25 giugno 2012

Il presente di mio figlio è incredibilmente più grande del mio

Sabato sera (dopo una giornata passata in Studio) ho deciso di partire per il lago di Garda per riuscire a staccare anche solo per un giorno e portar via Sara e Tommaso dalla cappa di caldo milanese. Week end brevissimo ma inteso con il piccolo impazzito tra sassolini, anatre ed avventure in piscina.

Super coda al rientro causa ingorgo prepartita ed incidenti dovuti al solito folle amante della velocità ma ne è valsa la pena, eravamo tutti felici.

La cosa più bella è osservare come mio figlio di un anno affronta il mondo:
  • L’erba (complimenti a Malcesine, pulitissima e ben tenuta) è meravigliosa, puoi camminarci a piedi nudi senza dover comprare scarpe super ammortizzate. Puoi alzarti, cadere ed attutisce il colpo. Il piccolo camminava sentendosi sicuro. Noi invece prima ricopriamo il mondo asfalto e poi cerchiamo mille modi per camminar comodi.
  • I sassolini della spiaggia del lago sono il gioco più bello, secondo solo all’inseguire le anatre a gattoni insieme a papà (tra gli occhi basiti dei turisti tedeschi ;-).
  • Basta una piscina e lo fai felice, subito capisci l’irrefrenabile attrazione dell’uomo per l’acqua.
Ma quello che davvero stupisce solo a guardarlo è il rapporto con il tempo. Per lui esiste solo il presente, il passato ed il futuro non sa cosa siano. Per questo lo vive senza risparmiare energie, intensamente ed il suo presente diventa incredibilmente più grande del mio. Io che la domenica la vivo già pensando al lunedì, alla prossima scadenza.

Mi rendo conto che con lui ritrovo l’immensità dei pomeriggi di prima elementare in cui il tempo era vastissimo e sembrava non finire mai. Quei pomeriggi in cui avevi anche il tempo di annoiarti.
Se ci rifletto sono anni che non mi annoio più. Sono stanco, stufo, arrabbiato, felice, entusiasta ma annoiato proprio no. Ed invece era cosi bello avere tutto quel tempo, così tanto da non saper che farne.

PS: Provate a visualizzare le immagini di google interrogato sul tempo. non sono tutte inquietanti? 
 
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mercoledì 20 giugno 2012

Venderesti l' auto per investire nel tuo start up?

Venerdi ho partecipato ad un incontro dell' Alumni Bocconi dal titolo intrigante:

 "Come innovare la tua idea di impresa - Conversazione tra imprenditori per moltiplicare le idee e generare nuove opportunità di business".

Sono sincero, mi aspettavo qualcosa in più, la conversazione è utile ma soprattutto se si parte dall'analisi di casi di successo, cosa che in parte è mancata. Il format quello solito, breve presentazione, temi su cui discutere, giro tra i tavoli....

Lo dico prima, sono prevenuto, amo la mia università e mi aspetto sempre molto. La delusione quindi è dietro l'angolo. Lascio al lettore giudicare.

Quello che mi è rimasto:
  1. bella l'idea della start up Afajolo.it in cui i potenziali clienti costringono l'impresa a ripensarsi (es. passare da "la mia azienda produce suole in gomma per importante casa di moda" a "la mia azienda lavora la gomma, ponetemi nuove sfide, posso produrre nuovi prodotti partendo dalle mie competenze"). Forse tanto encomiabile l'intento educativo quanto complesso da realizzare.
  2. Imprenditore "Quando assumo qualcuno gli dico che la mia valutazione su di lui sarà: 70% competenza nel fare il suo lavoro, 20% capacità di aiutare gli altri, 10% fornire nuove idee."
  3. innovazione non deve riguardare solo l'imprenditore ma coinvolgere tutta la struttura.
Quello che non mi è piaciuto:
  1. Il lamento continuo che in Italia non si fa rete. La rete la fai se ti accolli l'onere di creare un progetto valido attorno a cui coagulare risorse e competenze, se hai clienti (non se li cerchi), se sei disposto ad offrire competenze gratis investendo nel progetto tempo e risorse. troppo spesso in Italia fare rete significa che non ho clienti, nonho progetto ("risolvo problemi alle imprese" chiedo "quali?" risposta "tutti, io offro soluzioni" io tra me e me "bum!") e voglio vendermi ai tuoi.
  2. "il problema dello start up in Italia è che nessuno vuole lavorare per me gratis, soprattutto se è molto bravo, ecc". Ragazzi fare impresa è avere anche capacità di aggregare su un progetto. L'Italia non è un Paese accogliente ma ciò non significa che è sempre colpa di un mondo cattivo e noioso se le imprese non partono.
  3. "il problema delle start up in Italia è la burocrazia ed i 10.000 euro di capitale". Cerchiamo di capirci, la burocrazia è un problema ma non sono i 2000 euro del notaio ad impedirti di fare impresa (se mai gli acconti di imposte che i primi anni ti tagliano le gambe). se il problema è quello non sei un imprenditore. E sia chiaro non c'è niente di male a non esserlo.
  4. "il problema delle start up in Italia è che da noi fallire è un crimine, in america una esperienza da valorizzare".  Lo so, lo so sono antiquato, ma temo che pure nei fantastici USA il creditore che non prende i soldi ci resti male. Il problema è che se fai innovazione vera (non servizi, innovazione) il creditore sa già di affrontare un rischio. Poi dipende da come fallisci e dai compagni di viaggio (ok, sei fallito, ma se paga il fondo capite che la cosa è differente).
Soprattutto tra i piu giovani ho riscontrato troppi luoghi comuni, gli stessi che si trovano in rete nei vari blog. Sia chiaro tutte le affermazioni contengono un fondo di verità ma sono critiche che accetto volentieri da chi si è dato da fare e le ha superate, meno da chi le usa come alibi consolatorio.

Alla fine la mia domanda di uno che lavora nella vecchia economia:" Ma tu venderesti la tua auto per investire i soldi nel tuo start up?". Gelo in sala. Ecco, appunto.

PS: Due riflessioni buone valgono le due ore investite nel partecipare all'incontro pur in un periodo particolarmente intenso di lavoro? Io credo di si.


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lunedì 18 giugno 2012

Decreto sviluppo: mini bond ovvero alla ricerca della liquidità

Leggo: "Il mondo degli studi legali, in cordata con il mondo bancario ed industriale preme sul governo per il varo di norme strutturali atte a favorire la ristrutturazione del debito tramite emissioni obbligazionarie di società non quotate".

Poi scoprendo il decreto sviluppo comprendo meglio stuttura ed obiettivo dei bond per PMI non quotate.


Mi auguro di sbagliarmi ma non trovo lo strumento cosi appetibile come si vorrebbe far credere. Forse più intrigante per banche e relativi legali.

Spero di sbagliarmi, ma quest'uomo comincia a preoccuparmi.

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sabato 16 giugno 2012

La SRL semplificata diventa maggiorenne

In attesa di qualche certezza in più riporto le ultime novità dal legislatore che lungi dal chiarire quanto rimaneva dubbio (statuto standard) ha pensato bene di prender tempo con una ulteriore modifica normativa che porta indubbi vantaggi e qualche incoerenza.

La società a responsabilità limitata semplificata (Srls) potrà essere costituita da una (srls unipersonale) o più persone fisiche a prescindere dalla età dei soci costituenti;

Non è invece possibile utilizzare lo strumento della Srls se nella compagine sociale è previsto un soggetto diverso dalle persone fisiche (es, altre società, fondi, università) con tutte le limitazioni già esaminate in precedenti post.

Possiamo quindi provare a riassumere per sommi capi le caratteristiche fondamentali della Srls, rispetto alle Srl "ordinarie":
  1. la Srls deve essere costituita mediante atto pubblico notarile
  2. statuto standard tipizzato con decreto del Ministro della Giustizia (nulle le clausole difformi);
  3. l'ammontare in denaro del capitale sociale deve essere pari almeno ad 1 euro e inferiore all'importo di 10mila euro pena la trasformazione in srl ordinaria.
  4. Previsto un meccanismo di rafforzamento patrimoniale: una quota pari al 25 per cento degli utili netti risultanti dal bilancio approvato dovrà essere imputata a riserva indisponibile sino a che questa, unitamente al capitale, non raggiunga l'ammontare di 10mila euro.
  5. La Srls dovrà esplicitatamente indicare, nella propria denominazione, che si tratta di una srl "semplificata". Inoltre, la denominazione di "società a responsabilità limitata semplificata", l'ammontare del capitale sottoscritto e versato, la sede della società e l'ufficio del Registro delle Imprese presso cui la società è iscritta devono essere indicati negli atti, nella corrispondenza della società e nello spazio elettronico destinato alla comunicazione collegato con la rete telematica ad accesso pubblico.
  6. Costi di costituzione:
  • Soci under 35: l'atto costitutivo e l'iscrizione nel registro delle imprese sono esenti dal diritto di bollo qualora i soci siano di età inferiore a 35 anni e non sono dovuti onorari notarili (da pagare invece sia i diritti camerali sia l'imposta di registro).
  • Soci over 35 anni: non si applica la predetta esenzione dall'imposta di bollo e l'onorario notarile esso sarà limitato alle "spese generali" sostenute dal notaio, il cui importo massimo sarà fissato dal Ministero della Giustizia.
PS ci si chiede a questo punto, ferme tutte le perplessità già espresse su questo blog non sullo strumento (sicuramente vantaggioso) ma sull'organicità al sistema normativo in cui si inserisce, se non avesse più senso prevedere in caso di statuto standard compensi ridotti per i notai ed abolizione di bolli e balzelli a prescindere senza inventarci una nuova forma societaria.

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giovedì 14 giugno 2012

Passaggio generazionale: guida alle donazioni

 
Come di consuetudine del nostro Studio segnaliamo quelle guide gratuite ed attendibili che è possibile scaricare gratuitamente in rete.

La nuova Guida del Consiglio Nazionale del Notariato, Donazioniconsapevoli. Per disporre dei propri beni in sicurezza, vuole essere infatti un riferimento concreto per i cittadini che – per riconoscenza, affetto, beneficenza o altro – scelgono la donazione per trasferire un proprio bene senza pretendere nulla in cambio.

Prima di pianificare la successione è necessario conoscerne ogni aspetto: i soggetti che possono donare e ricevere, la forma idonea affinché il contratto di donazione sia valido, la commerciabilità dei beni, le disposizioni fiscali, solo per citarne alcuni.

La Guida inoltre fornisce risposte esaurienti ai quesiti più comuni, come la scelta tra donazione e successione o tra donazione e vitalizio. Una domanda che spesso ci si pone, infatti, è se sia meglio rinviare la devoluzione del patrimonio, regolando l’operazione con un testamento o rimettendosi alla disciplina di legge, oppure pianificare la propria successione già in vita tramite una serie di donazioni a favore dei congiunti o di enti non profit. In entrambi i casi bisogna fare attenzione a non violare le disposizioni di legge in tema di legittima.

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sabato 9 giugno 2012

Proroga versamenti UNICO 2012

Le persone fisiche e i contribuenti soggetti agli studi di settore potranno versare le imposte dovute in autotassazione entro il 9 luglio 2012 senza alcuna maggiorazione.

Chi invece avrà bisogno di maggior tempo potrà saldare i conti con l'Erario versando le imposte dovute dal 10 luglio al 20 di agosto maggiorando le somme da versare di uno 0,40% a titolo di interesse corrispettivo.

Nessun differimento riguarda, invece, i versamenti dell’IMU, la cui scadenza per la prima rata del 2012 resta ferma al 18 giugno 2012.

La proroga rappresenta la consueta sconfitta dell'organizzazione statale e della burocrazia italiana che impedisce:
  • ai professionisti ed alle case di software una corretta pianificazione del lavoro il che si tradurrà immancabilmente in costi per imprese e professionisti
  • alle imprese una corretta pianificazione finanziaria
  • allo Stato di incassare per tempo i suoi crediti il che si tradurrà immancabilmente in nuove tasse.
C'è ben poco da gioire.

Per approfondimenti: leggi su http://24o.it/8fPX2
Documento ufficiale: Decreto di proroga versamenti Unico 2012

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martedì 5 giugno 2012

Il ruolo del sindaco - lezione Bocconi

Sotto riporto il materiale di supporto alla lezione di oggi alla Scuola di Alta Formazione dell' Università Bocconi.

Partendo dall'analisi delle norme di comportamento si vuole analizzare un caso pratico descrivendo nella pratica le diverse procedure da adottare a tutela della società e del sindaco medesimo nel rispetto della prassi e della normativa vigente.

Si vuole inoltre affrontare la delicata questione del Sindaco o Revisore unico nelle Srl riportando le principali tesi in dottrina sostenute da Assonime, Notariato milanese e Dottori Commercialisti.
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Le banche, il capannone ed il terremoto.

Fate in fretta!!!

Oggi leggo di imprenditori che continuano a produrre trasferendo l'azienda sotto un tendone.
Trovo incredibile ed eroica questa capacità di reagire ad una situazione drammatica.

Credetemi, non sottovaluto il pericolo ed il disagio delle persone, ma per deformazione penso alle imprese che rappresentano un valore ed il lavoro per molti.

Mi chiedo che atteggiamento avranno le banche di fronte a capannoni che, garanzia per il credito, oggi non ci sono più o sono potenzialmente a rischio.

Forse qualcuno dovrebbe pensare (sicuramente ci stanno già pensando) ad un tavolo banche/imprese/enti pubblici per fronteggiare questi rischi e/o rifinanziare i confidi per sostituire le garanzie immobiliari e consentire alle imprese di continuare ad accedere al credito.

Forza!
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sabato 2 giugno 2012

Lavorare io? piuttosto fucilatemi!

Ovvero il 2 giugno del bisnonno Tommaso.

La nostra è una famiglia un pò particolare. Ogni volta che ci penso mi viene in mente la maestra Cristina di Don Camillo e Peppone (per pura coincidenza una mia vecchia zia, prima preside donna di liceo a Verona la ricordava parecchio e si chiamava Maria Cristina).

Da parte di mia madre (veneziana) c'è una lunga tradizione di ufficiali di marina, della Regia Marina per la precisione. Mia nonna e le suo sorelle ancora se ne fanno un vanto e tengono come trofei i ritratti di questi uomini in divisa il tutto come ovvio abbellito dai ricordi e dalla nostalgia di una giovinezza ormai lontana.

Tra questi spicca nei racconti familiari la figura del Bisnonno Tommaso. Comandante di Marina a Taranto poi retrocesso ad insegnante al Morosini di Venezia per atteggiamento anti fascista.

Con l'8 di settembre il nonno come molti altri soldati fu internato dai tedeschi in un campo di concentramento nazista.

Il nonno come molti altri soldati, soprattutto marinai (ancora oggi a casa si dice che la Marina o è Regia o non è) non aderì alla Repubblica sociale italiana per mantenere fede al giuramento fatto al Re. Avrebbe potuto farlo, tornare in Italia e come molti darsi alla macchia alla prima occasione, ma non lo fece e come lui molti.

Rischiò anche di esser fucilato. Si rifiutò, in quanto ufficiale ed in base alla convenzione di Ginevra, di lavorare per i tedeschi. Pare che con orgoglio pronunciò la storica frase (che pare lo perseguitò per anni tra le prese in giro di figli e nipoti): "Lavorare io? piuttosto fucilatemi!"

Il nonno non potè votare il 2 giugno, come molti militari fedeli al giuramento fatto a casa Savoia tornò dalla prigionia molto dopo.

E quando tornò si vergognò di presentarsi a Venezia da mia nonna con solo il cappello e la giacca estiva della sua divisa che data la magrezza pareva di troppe taglie più grande. I pantaloni purtroppo erano sostituiti dalle braghe da prigioniero, quelli non era riuscito a salvarli. Le figlie attribuiscono scherzando tutto questo ad un eccesso di vanità del nonno. Io credo che in realtà fosse cosi attaccato alla sua divisa perchè immagino divenne in qualche modo feticcio della dignità di uomo e di ufficiale così difficile da conservare in campo di concentramento.

Ma di quanto accadde in prigionia da quanto so parlò poco o nulla. Preferì ricordare la storica frase "Lavorare io? piuttosto fucilatemi!".

Racconto questo perchè c'è un altra Italia che i libri di storia non riportano, di persone per bene che vissero in silenzio un vero dramma.

Pochi sanno per esempio che quando Badoglio ordinò alla Flotta di consegnarsi agli angloamericani molti ufficiali si tolsero la vita difronte al dramma di tradire l'alleato e disubbidire al loro Re.

Pochi sanno che quando, dopo la guerra, parte della flotta passò in mano russa, incursori della Regia Marina (che ormai da diversi anni non esisteva più) con l'appoggio logistico dei servizi americani e senza che la Repubblica Italiana sapesse, minarono e fecero saltare gran parte del naviglio consegnato in mani nemiche.

La Monarchia ha fatto errori drammatici ed altrettanti ne ha fatti la repubblica.

Mi piacerebbe che un giorno si tornasse a festeggiare l'unità d'Italia, magari con un bel mea culpa sulla nosta capacità di far crescere uno Stato sano e forte. Se solo provassimo a pensare che le colpe non sono sempre degli altri...

PS1 la divisa in foto non è quella del nonno, ma ne vuole essere un omaggio.
PS2 Mio figlio si chiama Tommaso Arrigo (ma il secondo nome è un'altra storia).
PS3 A quanti oggi paventano una Monarchia in mano ad Emanuele Filiberto ricordo che Re Umberto pur di non avallare la successione del figlio si fece seppellire coi sigilli reali (quanti avrebbero il coraggio di farlo nei confronti del proprio figlio?).

E comunque il 2 giugno, vedi le coincidenze, è l'anniversario della morte di Giuseppe Garibaldi, detto Peppin, che vide la sua Nizza diventar francese dopo che lui tanto fece per l'Italia.
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venerdì 1 giugno 2012

Art. 92 c.c., la SSRL ed il versamento delle imposte.

W la Repubblica (ironico)

Caro Monti,
cerco di svolgere la mia professione nel migliore dei modi o almeno ci provo.
Certo non è facile avere a che fare con lo Stato italiano nelle sue più variegate forme e declinazioni.

Mi creda non mi lamento del fatto che il nostro Codice Civile ancora non ha metabolizzato la forma di Stato repubblicana, faccio difficoltà a farlo io, si immagini se critico.

Codice Civile, art. 92. Matrimonio del Re Imperatore e dei Principi reali(1).
[Le disposizioni degli articoli 84, 87, numeri 3, 5, 6, 7, 8, 9 e dell'articolo 90, quarto comma, non sono applicabili al Re Imperatore e alla Famiglia reale.
Per la validità dei matrimoni dei Principi e delle Principesse reali è richiesto l'assenso del Re Imperatore.]

(1) Articolo da ritenersi abrogato a seguito della mutata forma istituzionale dello Stato. Estratto da I Codici CEDAM.
Il verbo ritenersi disegna tutta la tragedia del nostro ordinamento. Per alcuni commentatori l'articolo è da ritenersi abrogato, per altri semplicemente inoperante confidando questi ultimi evidentemente in un prossimo ritorno della Casa Reale ( per i più curiosi qui la disputa sulla linea successoria al Trono di Italia).

Non ci credete nemmeno voi, lo so, ma state governando. Così è (credo, o meglio omologandomi allo stile CEDAM "è da ritenersi..." in questo Paese meglio evitare prese di posizione troppo perentorie).

Ultimamente clienti, colleghi, pure qualche giornalista che evidentemente non sa più a che santo votarsi ed ha finito i numeri in agenda, mi chiamano per sapere:
  • La SSRL ovvero società semplificata a responsabilità limitata, quella che inizialmente si chiamava la società senza notaio (che poi è tornato) o quella ad un euro di capitale (che poi i soldi devi metterceli lo stesso) si può costituire? Ce la facciamo ad emanare i decreti attuativi? Lo statuto? Son due righe. Se serve, gratis mi ci metto io nel we....
  • Quando si versano le tasse? Sui giornali si legge (ma la gazzetta ufficiale ve la siete dimenticati?)....

È in corso di emanazione un decreto di differimento delle scadenze tributarie legate al Modello Unico 2012, interessato da numerose novità normative e dal ritardo con il quale sono messi a disposizione gli strumenti operativi per la verifica della congruità in materia di studi di settore. La scadenza per i versamenti di imposta dovrebbe essere differita al:
- 9.07.2012, senza maggiorazione;
- 20.08.2012 con la maggiorazione dello 0,40%.

non faccio il petulante tirando fuori i miei dubbi su ACE, rimborso irap, IMU, le romantiche letterine che vi ostinate ad inviare sotto scadenza ai contribuenti...
Davvero, mi creda, so che se crolla la Grecia ci siamo giocati pure l'Italia, ma in amicizia e per pura cortesia almeno questa curiosità me la tolga: "l'articolo 92 c.c. è da ritenersi abrogato, o è semplicemente inoperante?"

PS Attenzione perchè se se ne va un Re soffrono solo i piu sensibili, ma se iniziano ad andarsene gli imprenditori il problema diventa serio.
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